Il XX Congresso nazionale Uisp si apre così, con Mame e Nadir che raccontano la loro storia e i loro sogni. Lei, Mame Mbaye, 20 anni, è di origini senegalesi e da dieci anni è in Italia. Il suo sogno è fare l'infermiera e grazie al Punto Luce di Sassari, promosso da Save the Children e Uisp, ha trovato il sostegno e la forza che cercava da tempo: "Un progetto che mi ha permesso di studiare, di essere autonoma, non solo nell'ambito scolastico, ma anche di scoprire l'Italia, la sua cultura, la sua storia, il cibo, perchè tramite il progetto ho potuto viaggiare. Tutti dicono che i giovani sono il futuro - dice - ma ciò che manca è il supporto: i Punti luce di Genova e Sassari sono eccezioni".
Nadir Tidghi, parla con la pacatezza da uomo fatto, ma ha soltanto 14 anni. E' capitano di una squadra di giovani pallanuotisti di Genova, incontrata grazie al Punto Luce del capoluogo ligure: "Io sono straniero, sono nato in Italia ma mio padre è marocchino e sono cresciuto in Ecuador perchè mia madre è di lì. Ora sono tornato in Italia dove pratico questo sport che mi sta dando molto".
Storie di emozioni e di ambizioni, perchè da ragazzi è giusto sognare un futuro da protagonisti. E allora 'Immagina' il tuo posto, ragazzo o ragazza del mondo: darti le opportunità per farlo spetta a noi, ad una società di adulti che si dice evoluta. E invece esperienze come i Punti Luce propongono in tutta Italia sono eccezioni e ti accorgi che qualcosa non va. E allora microfono aperto ai giovani che parlano di giovani e alle esperienze di inclusione che l'Uisp insieme ad altre reti sociali propongono nella pratica quotidiana, attraverso lo sport sociale e per tutti.
"Bisogna partire dalle storie di Nadir e Meme e immaginare un futuro migliore - dirà Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp nelle conclusioni del workshop - lo sport è una proiezione sociale efficacissima perchè sa ascoltare, accogliere, supportare. Sa rendere concreta la partecipazione come elemento centrale, il lavoro in rete come modalità operativa, la capacità di rispondere alla domanda di formazione da parte dei giovani".
La prima giornata di Congresso nazionale Uisp, in programma all'Hotel Duca D'Este dal 14 al 16 marzo, si è aperta con il workshop dal titolo “L'Italia non è un Paese per giovani: immaginare un futuro diverso attraverso la promozione sociale". Sono intervenuti: Melissa Bodo, responsabile Povertà educativa e materiale Save the Children; Loredana Barra, responsabile Politiche educative e inclusione Uisp; Rosario Lerro, presidente Arci Servizio Civile; Chiara Meoli, Ufficio Studi e Documentazione Forum Terzo Settore; Carlo Notarpietro, autore Will Media – team politica; Elisa Paluan, responsabile programma 'Bella Storia. La tua.' Fondazione Unipolis; Giovanni Serra, ricercatore Dipartimento di Scienze della Formazione Università degli Studi di Roma Tre; Nadir Tidghi e Mame Mbaye, testimonianze dei progetti Punto Luce e Futuro Prossimo. Le conclusioni saranno a cura di Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp. Modera Miriam Palma, redazione Giornale Radio Sociale e Ufficio comunicazione Uisp Roma.
LEGGI LE SINTESI DI TUTTI GLI INTERVENTI DEL WORKSHOP "L'ITALIA NON E' UN PAESE PER GIOVANI"
GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA
Tiziano Pesce chiude la prima giornata di lavori dichiarando decaduti tutti gli incarichi nazionali e propone la composizione della presidenza del Congresso, che viene approvata all'unanimità: presidente: Sara Vito; vicepresidente: Simone Ricciatti; segretario verbalizzante: il Segretario generale Uisp Tommaso Dorati. I componenti la Giunta nazionale uscente, delegati in questo Congresso, affiancheranno Vito e Ricciatti.
Il Congresso nomina gli scrutatori e le scrutatrici: Teresa Di Sefano, Roberto Rodio, Francesca Caverni, Giampiero Barrocu, e presenta l'agenda dei lavori dei giorni successivi approvati all’unanimità. Sempre all’unanimità viene approvato l’orario massimo per l’accredito degli interventi, che risulta essere le ore 10.00 del 16 marzo. (a cura di Ivano Maiorella, Elena Fiorani, Francesca Spanò, Silvia Saccomanno)